Cloro per piscina, usi e differenze tra dicloro e tricloro

Siamo nel pieno della stagione estiva e probabilmente la piscina è ormai diventata la seconda casa per te e i tuoi bambini per cercare di ovviare al caldo afoso che ogni giorno accompagna le nostre giornate. Un bel bagno rilassante per te, o un bagno divertente e giocoso per i tuoi bimbi è sicuramente sinonimo di gioia ma devi comunque prenderti cura dell’acqua della tua piscina per vivere sempre momenti sereni.

Quante volte ti sei chiesto qual è il giusto dosaggio del cloro in piscina… troppo cloro? Troppo poco, forse? O ancora, qual è la differenza tra dicloro e tricloro e come vanno usati?

Bene… se non hai ancora una risposta a queste domande, o se ce l’hai ma vuoi comunque saperne sempre di più quest’articolo fa al caso tuo.

Introdurremo cos’è nello specifico il cloro, parleremo del suo utilizzo all’interno della piscina, l’uso del dicloro e del tricloro e impareremo insieme ad avere una piscina pulita per bagni sempre più sicuri e spensierati.

Iniziamo…

Il cloro è un elemento chimico utile, ad oggi quello più usato, per la disinfezione e la pulizia della piscina; è reperibile in commercio in diverse forme gassose ed in soluzione come ipoclorito.  Va usato con una certa regolarità per mantenere l’acqua sempre pulita e igienizzata, naturalmente in quantità specifiche in base alla grandezza della piscina. La sua efficacia dipende da un corretto valore del pH (tra 7.2 e 7.6) e dalla sua concentrazione nell’acqua.

Il valore di cloro libero nelle piscine private, interrate o fuori terra, difatti, si misura in ppm (parti per milione) e deve essere compreso tra 1 ppm e 2 ppm (ovvero mg/l). Per garantire a te, alla tua famiglia e amici bagni sicuri ti consigliamo di acquistare un tester, in quanto misuratore cloro piscina, per verificarne i valori ogni settimana, così facendo ti assicurerai che tali valori siano sempre corretti e potrai goderti un bel bagno in totale serenità.

Cosa sono il cloro libero, cloro combinato e cloro totale?

Il cloro libero si riferisce sia all’acido ipocloroso (HCIO) che allo ione ipoclorito (CIO-) o alla candeggina, e viene comunemente aggiunto ai sistemi idrici per la disinfezione. Quando sono presenti anche ammoniaca o azoto organico, si formano rapidamente le cosiddette cloroammine. Esse sono ammine che contengono almeno un atomo di cloro, il quale è direttamente legato ad atomi di azoto. Le clorammine inorganiche si formano quando cloro e ammoniaca dissolti reagiscono. Durante tale reazione si formano tre clorammine inorganiche differenti: monoclorammine, diclorammine e triclorammine. Le clorammine inorganiche, il cloro libero e le clorammine organiche sono chimicamente correlate e possono trasformarsi facilmente una nell’altra. Per tale ragione esse sono conosciute anche come cloro combinato. Il cloro totale, invece, è la somma di cloro libero e cloro combinato. Il livello di cloro totale deve essere sempre maggiore o uguale al livello di cloro libero. 

Fatta questa premessa, devi sapere che esistono diverse tipologie di cloro disinfettante per la piscina, prodotte secondo diverse metodologie, e, a seconda di ciò a cui ti servono è necessario scegliere uno piuttosto che un altro, le più comuni sono:

L’ipoclorito di sodio è il cloro disponibile (fra il 13-16%, sotto il 13% risulta poco efficace). È un composto chimico disponibile in forma liquido, possiede una grande capacità di attività antimicrobica, è poco costoso e agisce molto rapidamente anche se la sua alta corrosività e la relativa instabilità hanno fatto sì che il suo uso, nel campo della disinfezione e depurazione dell’acqua della piscina, sia stato abbastanza limitato.   

I più comunemente utilizzati sono il Dicloro e il Tricloro.

Andiamo adesso a vedere quali sono le differenze tra il dicloro e il tricloro e come possiamo utilizzarli in piscina…

Ad inizio stagione, dopo che la piscina è stata chiusa per tutto l’inverno, dovrai senza ombra di dubbio effettuare un trattamento d’urto con il cloro. In questo caso bisognerà utilizzare il dicloro, anche chiamato cloro shock (o cloro al 56%). Il dicloro granulare è un cloro abbastanza robusto, costituito da una doppia molecola, è velocemente solubile e la sua efficacia deriva dalla sua solidità. Esso è utile per pulire e disinfettare a fondo la piscina ed eliminare tutte le impurità e i microorganismi che sono sopravvissuti alla pulizia iniziale della vasca. L’impiego avviene mediante la diluzione dai 10 ai 15 gr di prodotto per ogni mc di acqua. A causa del suo trattamento intensivo la piscina non potrà essere usata nell’immediato. Per poter ritornare a usufruirne, la sicurezza ci viene data dai valori. È consigliabile, infatti, prima della balneazione effettuare una misurazione dei valori del cloro, se questi sono inferiori a 1,5 ppm è possibile farsi il bagno (l’ideale sarebbe stare intorno ad 1 ppm, dove lo 0,5 dovrebbe essere il minimo e 1,5 il massimo).

Effettuando una distinzione tra uso privato e uso pubblico della piscina, nell’uso pubblico, la clorazione shock andrebbe fatta ogni giorno, consigliabile la sera, lasciando così agire il prodotto per 12h e alla fine di queste, il cloro in eccesso andrà tolto grazie all’ausilio di un sequestrante di cloro (neutralizzatore), che dosato nel modo corretto andrà a riportare i valori nei limiti desiderati.

Nell’uso privato invece, è consigliabile effettuare questo tipo di trattamento shock una volta ogni 15 giorni circa. Laddove capitasse un uso inteso della piscina (ad esempio, invitati frequenti, bagni di mezzanotte, immersione con vestiti etc.) la misurazione andrebbe fatta almeno due volte per assicurarsi dei corretti valori, in quanto il cloro “reagisce”, andando a contatto con tutto ciò che lo circonda.

Il dicloro è disponibile in diversi formati: 

Il tricloro in pastiglie (o cloro 90%) è una tipologia di cloro a lenta dissoluzione e viene utilizzato prettamente come trattamento successivo ad un trattamento shock, ovvero per un mantenimento dell’acqua della piscina, per far sì che il livello di cloro attivo dell’acqua si mantenga nel tempo. La sua durata è orientativamente di una settimana. I dosaggi sono i medesimi del dicloro ma in questo caso è possibile farsi il bagno anche durante il trattamento, purché il cloro attivo libero non ecceda i valori standard.

Per quanto riguarda il momento adatto al loro utilizzo, è consigliabile utilizzare il dicloro ad inizio e a fine stagione e almeno una volta al mese per assicurare una disinfezione completa dell’acqua della tua piscina, ma ovviamente il suo utilizzo è fortemente condizionato da diversi fattori, quali i temporali o l’uso particolarmente intenso della vostra piscina.

Al contrario, il tricloro, essendo più adatto per il mantenimento, è consigliabile utilizzarlo una volta a settimana per assicurarti una piscina sempre sicura e pulita. 

Il tricloro, anch'esso, è disponibile in diversi formati:

Adesso che è più chiara la differenza tra le tipologie di cloro e i suoi utilizzi non ti resta che utilizzarli al momento opportuno. Ricorda di non rimanere mai senza in quanto un’acqua sicura garantisce un bagno sicuro per te e la tua famiglia e in totale spensieratezza.

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